Purìm
Purìm, che cade il 14 di Adàr, è la più allegra di tutte le feste ebraiche. Assuero, re di Persia e di Media, regnava su 127 province e un giorno preparò un magnifico banchetto per tutti i notabili del Paese. Al banchetto invitò la regina Vashtì, che però, avendo rifiutato di presentarsi, fu bandita dalla corte. Vennero allora convocate le più belle ragazze del Paese e fra queste fu scelta una ragazza ebrea, Ester, che andò sposa ad Assuero, diventando la nuova regina. Primo ministro del re era Hamàn che pretendeva che, al suo passaggio, tutto il popolo s'inchinasse davanti a lui. Ma Mordekhài si rifiutò di obbedirgli e, quando Hamàn seppe che era un ebreo, chiese e ottenne dal re che tutti gli ebrei del suo grande regno fossero uccisi in un giorno che sarebbe stato tirato a sorte (pur). Fu così tirato a sorte il giorno 13 di Adàr e allora furono inviate lettere, con l'ordine di sterminare e di distruggere tutti gli ebrei. Appena Mordekhài lo seppe, corse da Ester, sua nipote, e la convinse a parlare al re, in difesa del suo popolo. Dopo alcune esitazioni, perché il re ignorava che ella fosse ebrea, Ester si decise e mandò a dire a Mordekhài: "Anch'io e le mie ancelle digiuneremo. Allora, contravvenendo alla legge, entrerò dal re" (Est 4, 16). Ester informò il re delle macchinazioni di Hamàn e lo supplicò di salvare il suo popolo e lei stessa. Fu per merito della saggia regina se una volta ancora gli ebrei, con l'aiuto del Signore, riuscirono a ottenere la libertà.
Il re ordinò che Hamàn fosse impiccato e che grandi onori fossero attribuiti a Mordekhài che, per di più, l'aveva salvato da un malvagio complotto.
Il giorno 13 è perciò giorno di digiuno, in ricordo del digiuno fatto da Ester per invocare l'aiuto del Signore.
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