Yom Kippur
Yom Kippur è il giorno ebraico della penitenza, considerato il più santo e solenne dell'anno. Il tema centrale è l'espiazione dei peccati e la riconciliazione. È proibito mangiare, bere, lavarsi, truccarsi, indossare scarpe di pelle e avere rapporti sessuali. Il digiuno – astinenza totale da cibo e bevande – inizia qualche attimo prima del tramonto e si conclude dopo il tramonto successivo, all'apparire delle prime stelle.
Il rito dello Yom Kippur è descritto quattro volte nel sedicesimo capitolo del Levitico (cfr. Es 30, 10; Lv 23, 27-31 e 25, 9; Nm 29, 7-11). Il servizio ha inizio con la preghiera di Kol Nidre (parola aramaica che significa "tutte le promesse"), da recitare prima del tramonto e che rappresenta l'annullamento di tutti i voti pronunciati nel corso dell'anno.
Yom Kippur completa il periodo di penitenza di dieci giorni iniziato con il capodanno di Rosh Hashanah.
La preghiera mattutina viene preceduta da alcune litanie e richieste di perdono; per le preghiere della sera viene indossato un talled (uno scialle di preghiera rettangolare). Il suono dello shofar conclude la celebrazione. È sempre osservato un giorno di vacanza, sia dentro sia fuori i confini della terra d'Israele.
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