Giudizio universale, Michelangelo Buonarroti (1536-1554) Cappella Sistina, Musei Vaticani della Città del Vaticano
Le operazioni di restauro del Giudizio universale di Michelangelo, iniziate nel 1979 e concluse nel 1999, sono solo le ultime
in ordine di tempo di una lunga serie. Tra le più significative sicuramente quella del 1564, quando la Congregazione del Concilio
di Trento affidò il compito di coprire i corpi nudi raffigurati nell’affresco, considerati osceni, a un collaboratore e amico di Michelangelo, Daniele da Volterra
(che è passato così alla storia con il soprannome di “Braghettone”). Il restauro concluso alla fine degli anni Novanta del secolo scorso ha svelato invece colori e particolari
che la patina scura aveva nascosto per secoli, tra lo stupore di molti e le perplessità di qualcun altro.