Longobardi e bizantini in Italia

Eletto imperatore, Giustiniano decise di riunificare l’Impero romano, riportandolo a com’era prima delle invasioni barbariche. Tentò perciò di riconquistare i territori che si affacciavano sul Mediterraneo e che un tempo erano possedimenti romani.

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Affinché il suo disegno politico si potesse realizzare era necessario adottare una politica militare per riconquistare i territori occidentali dell’Impero, rafforzare il potere centrale attraverso una riforma amministrativa e burocratica e riorganizzare la legislazione attraverso una raccolta che potesse contenere tutte le leggi emanate nel corso della storia dai Romani. La sua avanzata verso Occidente ebbe inizio intorno al 532.

Osservando le due cartine, a quali popoli barbari Giustiniano sottrasse il territorio?


Vandali – Visigoti – Ostrogoti
Ostrogoti – Sassoni – Franchi
Burgundi – Ostrogoti – Vandali
Visigoti – Svevi - Vandali

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Nel 568 una nuova ondata di germani penetrò in Italia appropriandosi delle terre ancora in possesso dell’aristocrazia romana. Erano i Longobardi, tribù dagli usi seminomadi e guerrieri, guidati dal loro re Alboino.
Non riuscirono a dare vita ad un regno unitario e stabile ma si organizzarono in diversi ducati, ciascuno governato dal capo-guerriero, chiamato “duca”. I duchi a loro volta eleggevano un re, che risiedeva generalmente a Pavia, capitale del regno.
Individua sulla cartina i territori conquistati dai Longobardi e quelli che rimasero in mano ai Bizantini.

Longobardi
Bizantini

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Tra il IV e il VI secolo l’arte bizantina, che univa la tradizione greca con quella romana e con quella orientale, ispirò grandi capolavori anche in alcune zone d’Italia soggette all’Impero d’Oriente: l’esempio più famoso è Ravenna, che fu capitale dell’esarcato d’Italia.
I Longobardi invece, conquistato gran parte del territorio italiano, si integrarono nel tessuto etnico della penisola grazie alla conversione al cattolicesimo e allo sviluppo di rapporti più stretti con Bizantini e Romani: questa progressiva fusione si realizzò anche in ambito artistico.
Qui ti proponiamo una galleria di immagini delle più importanti opere bizantine e longobarde in Italia.
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Tra i re più autorevoli dei Longobardi spicca Ròtari: egli rafforzò il potere del sovrano a danno dell’autonomia dei duchi. La sua figura è legata alla pubblicazione di una raccolta di leggi scritte in lingua latina, l’Editto di Ròtari, trascrizione delle consuetudini longobarde con l’aggiunta di elementi del diritto romano, ma anche alla conquista di altri territori dell’Italia settentrionale.
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