Il Sacro Romano Impero germanico

Dopo il crollo dell’Impero carolingio ebbe inizio un periodo che gli storici chiamano anarchia feudale: le famiglie aristocratiche lottavano per la loro supremazia conquistando alcuni la corona di re altri solo ducati e contee. In Francia Ugo Capeto nel 987 si fece incoronare re; in Germania invece prevalsi Ottone I, distintosi per aver sconfitto le bande degli Ungari: egli dopo varie conquiste fu incoronato re di Germania ad Aquisgrana e re d’Italia a Pavia.

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Per rafforzare il suo potere, Ottone I adottò una nuova politica: affidò i feudi ai vescovi-conti ed emanò il Privilegium Othonis attraverso il quale poteva egli stesso esprimere un parere vincolante sull’elezione del Papa. Attuata la strategia, Ottone I nel 962 fu incoronato imperatore del Sacro Romano Impero germanico da papa Giovanni XII.

Individua sulla carta i territori ereditati da Ottone I e i territori del Sacro romano Impero alla morte di Ottone primo.

Territorio ereditati da Ottone I
Il Sacro Romano Impero alla morte di Ottone I

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A differenza dell’Impero carolingio, quello germanico si differenziò per diversi aspetti: innanzitutto la carica di imperatore divenne elettiva, infatti i successori di Ottone I, Ottone II e III vennero eletti dai grandi feudatari tedeschi, ma ciò che distinse realmente i due imperi fu soprattutto i territori di dominio.

Le cartine rappresentano rispettivamente il Sacro Romano Impero germanico di Ottone I e il Sacro Romano Impero di Carlo Magno. Sapresti dire per quali territori differivano?

Francia
Italia
Austria
Germania

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Nel maggio del 983 l’imperatore Ottone II era di ritorno dal sud d’Italia e avendo subito una grave sconfitta dai Saraceni aveva bisogno di rafforzare il suo prestigio, consolidando vecchie alleanze. Scopo dell’imperatore era quello di rafforzare i rapporti con le nuove realtà sociali emergenti, strategicamente importanti dal punto di vista geografico, militare e politico, per un controllo più mirato del territorio. Già al tempo di Ottone I era usanza concedere beni e privilegi a favore di monasteri e vescovi-conti, in cambio di servigi e sottomissione. Ma con Ottone II questi privilegi furono concessi anche a comunità situate in territori extra urbani: Lazise, piccolo comune nella provincia di Verona, per primo ebbe il privilegio di “imporre diritti di transito e di pesca, il toloneo, il ripatico e di fortificare il borgo con mura turrite”, che in parole povere significavano “autonomia amministrativa”.
Per ricordare questo importante momento storico, gli abitanti di Lazise ogni anno i primi di maggio mettono in scena una manifestazione che ha lo scopo di rievocare quel momento così speciale per la storia del comune, che per primo ottenne la libertà. Dal link sottostante puoi visualizzare un piccolo documentario che ritrae la rievocazione in costumi d’epoca.
▼ Clicca qui per visualizzare il video

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Il Privilegium Othonis, privilegio attraverso il quale l’imperatore poté esprimere il proprio parere sull’elezione del papa, da un lato rafforzò il potere dell’imperatore, dall’altro si rivelò dannoso per la Chiesa: molti alti membri del clero cominciarono a interessarsi sempre di più al potere terreno, dimenticando la cura delle anime. Questo fu il fattore determinante che porterà alla corruzione e alla simonia ecclesiastica.
Dopo un’attenta ricerca, spiega come dal Privilegio di Ottone si arrivò alla lotta per le investiture e quindi alla corruzione ecclesiastica.