La diffusione dell’Illuminismo

Nel XVIII secolo si diffuse in Francia un movimento culturale e filosofico chiamato Illuminismo, termine che deriva da lumière, luci, e che aveva lo scopo di rischiarare con le luci della ragione le tenebre dell’ignoranza. L’Illuminismo favorì la libera circolazione delle idee. La cultura uscì dalle accademie e si diffuse nelle città, nei salotti, nei club e nei caffè.

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Nel Settecento chi leggeva non erano più gli starti più alti della società, ma anche gli artigiani e i professionisti. Un’istruzione più diffusa, voluta anche dai sovrani ispirati ai princìpi illuministi, ampliò il pubblico dei lettori, che ebbe come conseguenza lo sviluppo dell’editoria: nacquero i primi quotidiani che determinarono la formazione dell’opinione pubblica. Altro evento importante fu la pubblicazione a Parigi di una grande opera, intitolata Enciclopedia o dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri, sotto la direzione di Denis Diderot e Jean-Baptiste D’Alambert. L’opera presentava un nuovo tipo di sapere: accanto ai saggi di teologia, letteratura, filosofia e scienza vi erano anche alcuni che trattavano di agronomia, artigianato e di tutte le altre attività umane.

Osservando la cartina, in quale parte dell’Europa ci fu una maggiore diffusione delle riviste scientifiche e filosofiche?

Europa settentrionale
Europa centro-meridionale
Europa orientale
Europa centrale

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Nell’Europa del Settecento molti sovrani applicarono le idee illuministe, promuovendo riforme in ambito fiscale e giudiziario e dando inizio a quella politica dei sovrani che gli storici chiamano dispotismo illuminato. Tra i sovrani illuminati vi erano l’imperatrice Maria Teresa e il figlio Giuseppe II, che riorganizzarono l’amministrazione nei loro domini, limitando anche i privilegi di aristocrazia e clero, e Federico II di Prussia, che sostenne le bonifiche, favorì il commercio, abolì la tortura e introdusse l’istruzione elementare obbligatoria.

Osserva la cartina e individua in quali zone d’Europa ci furono solo riforme della giustizia e quelle in cui invece ci furono anche provvedimenti a favore della tolleranza religiosa.

Riforme della giustizia
Riforme della giustizia e provvedimento a favore della tolleranza religiosa

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Nella formazione di Voltaire aveva avuto una grande importanza il newtonianesimo e l’empirismo di Locke. Di qui la fiducia nel progresso e una visione ottimistica dell’uomo: idee che durano poco nell’animo del filosofo, che dopo essere stato rifiutato dalla corte di Luigi XV e inascoltato a quella di Federico II di Prussia, cadde in disgrazia. Di lì a poco l’Europa stessa sarà sconvolta dai massacri dei princìpi illuminati e contemporaneamente Lisbona sarà distrutta da un terremoto: questo è il contesto da cui nasce Candide ou l’optimisme, racconto filosofico e romanzo di viaggio e di formazione atto a criticare, secondo i princìpi illuministi, la massima ottimistica per cui “tutto è bene”.
Ti proponiamo la lettura di un passo dell’opera, esempio dell’ironia di Voltaire, in cui l'autore condanna la guerra e ogni sua giustificazione ideologica.
▼ Clicca qui per la lettura del passo “Come Candido scappò da’ Bulgari e quello che gli avvenne

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Se tra gli obiettivi dei sovrani illuminati vi fu la riforma della giustizia fu grazie alla diffusione delle idee e dei trattati degli intellettuali illuministi, come per esempio Cesare Beccaria, che scrisse il trattato Dei delitti e delle pene, criticando la tortura e la pena di morte.
Fai una ricerca e scrivi un breve testo mettendo in evidenza la posizione non solo di Cesare Beccaria ma anche degli altri intellettuali dell’epoca che si dedicarono alla discussione del tema giustizia.