L’Impero napoleonico

Il Direttorio, a cui fu affidato il governo dopo la morte di Robespierre vedeva nella ripresa della guerra l’unica soluzione ai problemi di politica interna della Francia. In Italia le operazioni militari furono affidate a un giovane generale, Napoleone Bonaparte, che occupò la Lombardia e con il trattato di Campoformio cedette la Repubblica di Venezia all’Austria.

Leggi

▲ Torna su

Al posto degli antichi regimi Napoleone istituì delle Repubbliche, Stati appoggiati dalla Francia, caratterizzati da modernizzazione, progresso giuridico e civile e da una concezione laica dello Stato, ma avendo sempre come “dominatori” i francesi. In Italia, fra il 1796 e il 1798 nacquero quattro Repubbliche: la cisalpina, la ligure, la romana e la partenopea. Fuori dall’Italia nel frattempo si formarono la Repubblica elvetica e quella olandese.

La cartina riporta la conseguenza dell’azione militare di Napoleone sul territorio italiano modificandone la geografia politica italiana. Osservando la cartina sapresti dire quali regioni italiane attuali appartenevano alla Repubblica cisalpina?

Lombardia e Toscana
Veneto e Liguria
Lombardia ed Emilia-Romagna
Lombardia e Piemonte

Rifletti

▲ Torna su

Napoleone, dopo essere stato nominato console a vita, condusse l’esercito francese in una serie di campagne militari che ebbero ottimi risultati. Conquistata gran parte dell’Europa, Napoleone affidò i Paesi conquistati a membri della sua famiglia o a persone di sua fiducia. Cercò inoltre di unire le corone di Austria e Francia sposando Maria Luisa d’Asburgo. Solo Russia e Inghilterra non si piegarono al suo dominio: egli cercò di indebolire la resistenza inglese attuando un blocco dei traffici commerciali, ma fu del tutto inutile.

La cartina riporta la situazione dell’Impero francese al momento del suo apogeo. Individua l’Impero francese, gli Stati guidati dai sovrani napoleonici e quelli dipendenti dalla Francia, legati cioè politicamente a essa, a cui dovevano fornire soldati e fondi.

Impero Francese
Stati guidati dai sovrani napoleonici
Stati dipendenti dalla Francia

Approfondisci

▲ Torna su
Il 16 luglio del 1821 Alessandro Manzoni apprese sulla «Gazzetta di Milano» la notizia della morte di Napoleone Bonaparte, avvenuta il 5 maggio nell’isola di Sant’Elena, dove fu esiliato dopo la sconfitta di Waterloo. Questo avvenimento spinse Manzoni a riconsiderare la figura e l’opera del grande condottiero: la sua non è un’esaltazione o una condanna, ma un modo per capire il senso della parabola esistenziale di Napoleone. Rivissuta nella mente del poeta l’avventura napoleonica nelle sue tappe fondamentali, dall’ascesa agli anni del trionfo e all’improvvisa caduta, a Manzoni appare chiaro l’estrema caducità di ogni vicenda e gloria umana.
Ti proponiamo la lettura della poesia.
▼ Clicca qui per la lettura

Discuti

▲ Torna su

Obiettivo di Napoleone era quello di creare un’unica raccolta di tutte le norme giuridiche francesi, eredi delle idee rivoluzionarie di uguaglianza e libertà, collocate tuttavia all’interno della tradizione giuridica romana.
Il Codice ebbe un enorme successo e testimonianza di ciò è la sua estensione non solo nei Paesi dell’Impero napoleonico ma anche dai successivi sviluppi. Molte nazioni lo prenderanno come modello su cui costruire le proprie raccolte di leggi, ad eccezione del Regno Unito. Dopo un’attenta ricerca, sapresti trovare le differenze tra il Codice civile napoleonico su cui si basa la costituzione della Francia e l’eventuale codice del Regno Unito su cui si basa la sua costituzione?