L’unificazione dell’Italia

Fallito il tentativo di unificare l’Italia nel ’48, l’unico Stato in cui sopravvisse la costituzione fu il Piemonte dove nel frattempo era stato eletto primo ministro Camillo Benso conte di Cavour. Intanto Giuseppe Mazzini fondava il Partito d’azione, che organizzò moti insurrezionali i quali fallirono tutti. Cavour invece, più diplomatico, prese parte alla guerra di Crimea per ottenere l’appoggio dell’imperatore francese Napoleone III in una futura guerra contro il nemico comune austriaco.

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Nell’estate del 1858 Cavour incontrò segretamente l’imperatore nella stazione termale francese di Plombières, dove fu sancito un accordo attraverso il quale Napoleone III garantiva l’appoggio in un’eventuale guerra contro l’Austria. Se dal conflitto l’Austria fosse uscita sconfitta, il Regno di Sardegna avrebbe ottenuto il Lombardo-Veneto, mentre la Francia Nizza e Savoia. Cavour provocò l’Austria fino a far scoppiare la Seconda guerra di Indipendenza. La Francia intervenne e i due eserciti alleati batterono gli austriaci a Solferino. L’armistizio di Villafranca pose fine alla breve guerra.

Le cartine riportano la situazione geografico-politica dell’Italia nel 1850 e quella dopo la Seconda guerra di Indipendenza. Quali regioni fruttarono al Regno di Sardegna?

Toscana, Lazio, Lomabrdia, Veneto
Veneto, Piemonte, Toscana, Emilia
Emilia, Veneto, Lombardia, Toscana
Piemonte, Lombardia, Emilia, Toscana

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Il processo di unificazione nazionale proseguiva: Cavour intraprese una politica di annessione degli Stati italiani al Piemonte dove si erano instaurati governi provvisori. Tra maggio e ottobre dello stesso anno Garibaldi conquistò il Regno delle Due Sicilie, con un migliaio di volontari (i “Mille”), consegnandolo a Vittorio Emanuele II (incontro a Teano). Nel marzo 1861, dopo l’annessione del Mezzogiorno, dell’Umbria e delle Marche, nasceva il Regno d’Italia con a capo re Vittorio Emanuele II.

Osservando la cartina, quali regioni italiane nel 1861ancora non facevano parte del Regno d’Italia?

Trentino, Veneto, Lazio, Friuli-Venezia Giulia
Lazio, Lombardia, Veneto, Trentino
Trentino, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Marche
Toscana, Liguria, Veneto, Trentino
Toscana, Liguria, Veneto, Trentino

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Negli anni precedenti l’Unità d’Italia, sia le arti sia la letteratura furono l’amplificatore di quelle idee di patria e di riscatto nazionale che ispiravano il Risorgimento, celebrando gli eroi e i martiri per la patria. Anche la pittura contribuì ad alimentare nell’animo degli italiani il desiderio di lottare per liberare la patria dal dominatore straniero. I temi più frequenti che ritroviamo nella pittura risorgimentale sono le battaglie, i protagonisti storici e scene di vita quotidiana della gente comune. Nacque così un nuovo genere di pittura storica, che privilegiava la rappresentazione in presa diretta degli eventi che portarono alla liberazione del Paese.
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La battaglia di Solferino fu una battaglia sanguinosa: 6000 morti e ben 9000 feriti che rimasero senza soccorsi perché sei erano solo i medici per tutti gli eserciti. Il lamento dei feriti si impresse nella mente del ginevrino Jean-Henry Dunant, che s’impegnò, con l’aiuto di volontari improvvisati, a soccorrere i feriti. Da quella esperienza Dunant trasse un impegno umanitario che lo portò alla fondazione della Croce Rossa Internazionale. Dopo un’accurata ricerca, fornisci maggiori informazioni sulla storia della fondazione e sui suoi principi.