Dalla “lunga marcia” all'invasione giapponese

Negli anni Trenta del Novecento il comunismo riuscì a ben radicarsi in Cina. Questo Paese, infatti, divenne il modello di un comunismo destinato a grande fortuna nei decenni a seguire. Fino al 1927 vigeva l’alleanza tra i nazionalisti del Koumintang, guidati da Chiang Kai-Shek, e i comunisti.

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Dopo la repressione del 1927, i comunisti cinesi avevano cercato di riorganizzarsi fra il proletariato urbano, senza grande successo. Lontano però dalle grandi città operaie, Mao Tse-Tung riuscì ad aggregare un nucleo di intellettuali scampati alla repressione del 1927, che si rifugiarono in una zona impervia della Cina centro-meridionale. Sconfitti nel 1934 dall’esercito di Chiang Kai-Shek, per mettersi in salvo intrapreso la “lunga marcia” verso il Nord.

Osservando la cartina, sapresti dire come si chiama la zona della Cina da cui l’esercito comunista di Mao Tse-Tung si riorganizzò per fronteggiare i nazionalisti?

Manciuria
Hunan
Shahnxi
Jiangxi

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Nel frattempo in Giappone si verificò una svolta autoritaria favorita dalla diffusione nel Paese di posizioni nazionaliste e scioviniste, che portò ad una lunga guerra per ottenere il controllo della Cina. Questo conflitto, che prese il nome di Seconda guerra sino-giapponese, durò dal 1937 al 1945. L’esercito nipponico sbagliò i propri calcoli pensando di poter trascinare il Koumintang nella lotta anticomunista e sottovalutando la forte resistenza dei guerriglieri contadini comunisti: la resistenza fu abbastanza compatta che fino al 1939 i risultati a favore dei giapponesi sul piano militare furono scarsi.

Osserva le due cartine che riportano la situazione del territorio cinese prima e dopo l’invasione giapponese. Sapresti dire i territori intorno a quali città riuscirono a conquistare nel 1939?


Pechino-Yan’an-Canton-Shanghai-Wuhan
Canton-Zunyl-Wuhan-Nanchino-Yan’an
Pechino-Nanchino-Wuhan-Canton-Shanghai
Yan’an-Canton-Shanghai-Pechino-Nanchino

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Eletto membro del comitato centrale del Partito comunista nel 1923, Mao Tse-Tung elaborò una propria concezione del socialismo, che ebbe un impatto enorme su intere generazioni cinesi. Egli riteneva che il ceto contadino era il motore dell’insurrezione: ecco perché promosse un’azione capillare per diffondere nelle campagne idee di rivolte rafforzate da misure riformatrici, che penalizzavano i possidenti a beneficio di una redistribuzione delle terre ai contadini. Fu questa la base che gli permise la vittoria sul lungo periodo. Nel 1949 fonderà poi la Repubblica popolare cinese, caratterizzata da una serie di riforme che portarono ad un processo di modernizzazione produttiva e sociale.
Ti proponiamo un video-documentario in cui puoi osservare da vicino le riforme di Mao e il suo operato.
▼ Clicca qui per visualizzare il video

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Nello stesso periodo in cui la Cina cercava di preservare l’indipendenza del Paese, l’India maturava un’insofferenza al dominio degli inglesi, che si accrebbe dopo la fine della Grande guerra a causa anche del massacro avvenuto nell’aprile del 1919 ad Amritsar. Questo sentimento di ostilità venne raccolto dal Congresso nazionale indiano, alla cui guida fu posto Gandhi, leader carismatico, che sosteneva la non violenza e la disobbedienza civile.
Dopo un’accurata ricerca sulle vicende biografiche e politiche di questo personaggio, scrivi un breve testo che riporti come l’azione di Gandhi preparò il Paese alla liberazione.