Le tappe della liberazione dell’Italia

Dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943 nell’Italia centro-meridionale si era formato il Regno del Sud, sotto il controllo degli Alleati. Il re e Badoglio, qui riparati, nel frattempo avevano provato a riorganizzare alcuni reparti dell’esercito in un Corpo italiano di liberazione a fianco degli Alleati. Nel frattempo le truppe tedesche liberavano Mussolini detenuto nell’albergo di Campo Imperatore sul Gran Sasso, conducendolo in Germania per poi metterlo a capo di un governo fantoccio.

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Dopo essere stato liberato dei Tedeschi, Mussolini costituì nel nord dell’Italia la Rsi (Repubblica di Salò), sotto il controllo della Germania. Nel frattempo gli Alleati cercavano di avanzare lungo l’Italia ma l’opposizione tedesca fu ostinata: per oltre un anno e mezzo l’Italia fu teatro di aspri combattimenti e subì rappresaglie, requisizioni, deportazione di ebrei, come alle Fosse Ardeatine, a Sant’Anna di Stazzema e a Marzabotto.

La cartina riporta i due fronti di resistenza tedesca, la Linea Gustav, che si estendeva dal mar Tirreno al mar Adriatico e la Linea Gotica. Osservando la cartina sapresti dire in quali attuali regioni italiane si estendeva la Linea Gotica?

Campania-Lazio-Abruzzo
Toscana-Liguria-Emilia-Romagna
Lombardia-Emilia-Romagna-Marche
Toscana-Emilia-Romagna-Marche

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In questo periodo ebbe modo tuttavia di organizzarsi il movimento della Resistenza: questa fu una guerra patriottica per la libertà e la democrazia, che riprendeva la tradizione repubblicana risorgimentale e la portava a compimento. I partigiani formarono delle vere e proprie repubbliche tra l’estate e l’autunno del 1944. Ebbero il sostegno della popolazione e si basarono su forme di autogoverno popolare. La liberazione dell’Italia dal fascismo e dalle truppe tedesche era ormai vicina.

Osservando la cartina in quale zona dell’Italia si formarono queste Repubbliche partigiane?

Italia centro-meridionale
Italia meridionale
Italia centro-settentrionale
Italia settentrionale

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Nel periodo di suo massimo splendore, il fascismo adottò diversi strumenti di propaganda, tra questi l’architettura rivestì un ruolo molto importante. Il regime volle lasciare un’impronta forte e duratura sull’aspetto delle città italiane. Furono fondate nuove città, per esempio Sabaudia (nel Lazio), costruita in soli due anni e inaugurata nel 1935, e molte altre vennero riorganizzate nel senso di una maggiore modernità e razionalità con nuovi piani regolatori. Negli anni Venti e Trenta lo stile architettonico prevalente fu il razionalismo, caratterizzato dall’uso della linea retta e dalla ripetizione di elementi geometrici. L’aspetto degli edifici di epoca fascista è quindi monumentale e imponente, ma anche freddo e cupo, sia per l’insistenza sulla razionalità degli spazi sia per l’utilizzo del marmo come principale materiale da costruzione.

Ti proponiamo una galleria di immagini dei monumenti più importanti costruiti in epoca fascista
▼ Scarica le immagini.

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Tra le fila del movimento della Resistenza un ruolo importante fu giocato dalle donne. Esse, come gli uomini, lottarono per riconquistare la libertà e la giustizia del proprio Paese. Spiccano nomi del calibro di Carla Capponi, Irma Bandiera e molte altre.
Fai una ricerca e scrivi un breve testo in cui presenti le donne che hanno fatto la storia della Resistenza italiana e il loro contributo.